Il lavoro dignitoso per le lavoratrici e i lavoratori del settore della cura in Europa
In occasione di un evento al Parlamento europeo, l’OIL ha sottolineato la necessità di formalizzare il lavoro di cura, investire in servizi di assistenza di qualità e garantire una migliore protezione per le lavoratrici e lavoratori del settore della cura, al fine di promuovere società resilienti e inclusive.
21 maggio 2025
BRUXELLES (Notizie ILO) — L’OIL ha partecipato a una tavola rotonda al Parlamento europeo, ospitata da EFFE, una rete che rappresenta gli attori del lavoro di cura a domicilio e del lavoro domestico in Europa, per affrontare le sfide urgenti che il settore domestico e della cura a domicilio si trova ad affrontare.
Il lavoro di cura, essenziale per ogni società, rimane cronicamente sottovalutato, scarsamente regolamentato e per lo più invisibile. Eppure, senza di esso, le famiglie non possono funzionare, le economie non possono crescere e le persone non possono invecchiare con dignità.
Le donne ne sopportano il peso. Quasi il 90 per cento delle persone coinvolte nel lavoro domestico nell’Europa settentrionale, meridionale e occidentale sono donne e più della metà sono migranti. La maggior parte lavora in modo informale, senza accesso alle pensioni, all’assicurazione sanitaria o a tutele legali. Le lavoratrici e i lavoratori — che lavorano in case private — spesso si trovano ad affrontare bassi salari, lunghe ore di lavoro, cattive condizioni lavorative e possono essere esposti al rischio di subire violenza e molestie e perfino di diventare vittime di lavoro forzato.
Se vogliamo società resilienti e inclusive, dobbiamo valorizzare le lavoratrici e lavoratori del settore della cura
Irene Wintermayr, responsabile delle politiche, Ufficio OIL di Bruxelles.
Nel 2024, i costituenti dell’OIL hanno adottato una nuova Risoluzione sul lavoro dignitoso nell’economia della cura. La Risoluzione sottolinea che i paesi dovrebbero sviluppare politiche di cura integrate e basate sui diritti, che integrino il lavoro di cura nei sistemi di occupazione, istruzione e protezione sociale.
In secondo luogo, i paesi dovrebbero rendere formale il lavoro di cura. In terzo luogo, i governi devono investire in servizi di cura di qualità e accessibili. In quarto luogo, i lavoratori devono essere meglio rappresentati e tutelati. In quinto luogo, una migliore raccolta di dati contribuirebbe a comprendere il lavoro di cura e a migliorare le politiche rilevanti.
Questi ambiti si riflettono nei cinque punti del Quadro dell’OIL sulla dignità del lavoro di cura: riconoscere il lavoro di cura come essenziale, ridurre il peso del lavoro di cura non retribuito, ridistribuire equamente le responsabilità di cura nella società, garantire alle lavoratrici e lavoratori della cura il lavoro dignitoso e la protezione sociale, e dare spazio alla loro voce nella definizione delle politiche relative al settore.
Investire nel lavoro di cura non è solo un obbligo sociale, ma anche una strategia economica lungimirante. Il Care policy investment simulator (“Simulatore di investimenti nelle politiche di cura”) dell’OIL dimostra che gli investimenti nel settore della cura possono creare posti di lavoro, soprattutto per le donne, e rafforzare il benessere delle famiglie.